Progetto Step

La ministra Bonetti inaugura il progetto Step

21 Ottobre 2020

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Al centro dell’inaugurazione on line, la presentazione del progetto “Step – Stereotipo e pregiudizio: per un cambiamento culturale nella rappresentazione di genere in ambito giudiziario, nelle forze dell’ordine e nel racconto dei media” coordinato dalla professoressa Flaminia Saccà.

 

Il progetto ha costruito un database con circa 250 sentenze e oltre 16 mila articoli pubblicati tra il 2017 e il 2019.

I dati indicano come la rappresentazione delle donne nei media e nel sistema giudiziario risenta ancora di forti pregiudizi radicati nella cultura del nostro paese e che si condensano in stereotipi replicati quasi per inerzia.

Questi risultati indicano come sia in atto un processo di seconda vittimizzazione della donna, privata della sua figura pubblica di cittadina pienamente indipendente e detentrice di diritti. Offrono quindi una spiegazione di tipo sociologico e giuridico a come sia possibile che l’Italia figuri solo al 76esimo posto nell’ultima edizione del World gender gap report, come ha ricordato Saccà durante la sua relazione.

All’evento è intervenuta anche la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti che si è soffermata sulla capacità di questa ricerca di creare valore per tutta la collettività, perché incide sui processi di valorizzazione dell’esperienza e della specificità femminile in un momento storico di forte crisi.

Tra gli interventi, sul tema in discussione, quelli di Elisa Ercoli, presidente di Differenza donna ong; Maria Rosaria Covelli, presidente del tribunale di Viterbo; Paolo Auriemma, procuratore generale presso il tribunale di Viterbo; Paola Conti, sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale di Viterbo; Stefano Brenciaglia, presidente Ordine degli avvocati di Viterbo; Maria Spiotta, responsabile 1522 per Differenza donna ong.

Nel pomeriggio la ricerca è stata illustrata con maggiore dettaglio da tutto il gruppo di ricerca. Manuela Perrone, giornalista inviata parlamentare del Sole 24 ore e la professoressa Rosalba Belmonte, docente di Sociologia generale all’università della Tuscia, hanno approfondito le dinamiche strutturali legate alla produzione delle notizie offrendo un contesto alle distorsioni nella rappresentazione mediale della donna vittima di violenze.

Successivamente sono intervenuti Teresa Manente dell’associazione Differenza donna ong, Fabrizia Giuliani, docente di Filosofia del linguaggio alla Sapienza università di Roma, Luca Massidda, docente di Sociologia della sicurezza sociale e della devianza all’università della Tuscia e i professori Michele Negri e Donatella Selva, docenti di Sociologia all’università della Tuscia.

Università della Tuscia

 

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